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La dieta chetogenica

La Dieta Chetogenica è oggi uno dei protocolli dietetici più studiati e con una ricca bibliografia scientifica in merito: nel tempo il protocollo originale è stato rielaborato e modificato per poter essere applicato con successo in diverse condizioni patologiche tra cui:

  • obesità e sovrappeso
  • diabete di tipo 2
  • sindrome metabolica
  • sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)
  • acne e imperfezioni della pelle
  • epilessia
  • cefalee
  • patologie neurodegenerative

La Dieta Chetogenica risulta molto efficace nella veloce riduzione del peso, in particolare della massa grassa preservando invece la massa magra, e nel miglioramento di diversi parametri ematici, in primis i valori di glicemia e insulinemia.

Altri aspetti positivi di questo particolare protocollo dietoterapico sono la netta riduzione del senso di fame già dopo pochi giorni e un miglioramento della capacità di concentrazione e una maggiore energia.

in questa immagine sono presenti alcuni ingredienti tipici della dieta chetogenica

In cosa consiste la dieta chetogenica?

Con il termine Dieta Chetogenica si intende un insieme di strategie dietetiche caratterizzate da una forte riduzione dell’apporto di carboidrati (in genere intorno ai 30-50 gr/die), da cui deriva il glucosio che in condizioni normali e fisiologiche rappresenta il combustibile d’eccellenza.

In questa situazione particolare, in modo altrettanto naturale e fisiologico, l’organismo attiva quindi una via metabolica alternativa che permette l’utilizzo dei grassi come principale fonte energetica in sostituzione del glucosio, detta beta-ossidazione degli acidi grassi, e che porta alla produzione dei corpi chetonici come risultato finale.

I principali corpi chetonici sono l’acetoacetato, l’acetone e il beta-idrossibutirrato e rappresentano un ottimo substrato energetico per l’organismo. Inoltre hanno un effetto anoressizzante ed euforizzante, quindi aiutano a placare il senso di fame e danno una sensazione di benessere ed energia, che sono di grandissimo aiuto durante un percorso dietetico di successo.

A differenza di quel che si pensa, non esiste un unico protocollo di Dieta Chetogenica. La caratteristica principale è la riduzione drastica dei carboidrati, mentre l’apporto giornaliero di proteine, così come quello dei grassi, può variare in base alle personali esigenze e agli obiettivi da raggiungere.

Inoltre, alcuni protocolli di dieta chetogenica classica sono facilmente realizzabili con alimenti tradizionali, sapientemente bilanciati tra di loro da un nutrizionista esperto, ovvero:

  • alimenti proteici (carne, pesce, uova, formaggi)
  • alimenti grassi (olio extravergine di oliva, burro o ghee, frutta secca, cocco, avocado)
  • verdure, ortaggi e poca frutta

Altri protocolli chetogenici più restrittivi, invece, affinché risultino efficaci (soprattutto se finalizzati a una rapida perdita di peso), richiedono inizialmente l’utilizzo di integratori proteici o pasti sostitutivi correttamente formulati e bilanciati nei nutrienti.

È quest’ultimo il caso della VLCKD.

VLCKD

La VLCKD, ovvero Very Low Calory Ketogenic Diet, è un tipo di dieta chetogenica elaborato a fini dimagranti per il trattamento dell’obesità, caratterizzata da un normale apporto proteico e una riduzione drastica sia dei carboidrati che dei lipidi, per un apporto calorico totale giornaliero di circa 800-900 kcal.

  • Il ridotto apporto di carboidrati stimola l’organismo ad attivare le vie del metabolismo dei grassi a fini energetici, con una conseguente produzione dei corpi chetonici.
  • La presenza di un adeguato apporto proteico garantisce la protezione della massa magra e il mantenimento della massa muscolare.
  • Il ridotto apporto lipidico costringe l’organismo a utilizzare i propri grassi di riserva come principale fonte di energia, permettendo dunque il dimagrimento.

Al fine di garantire questo delicato equilibrio tra macronutrienti e di conseguenza l’efficacia di questo trattamento dietoterapico, per poter intraprendere una dieta chetogenica di tipo VLCKD risulta fondamentale sostituire gli alimenti tradizionali con cui prepariamo i pasti quotidianamente, con

  • integratori proteici come le proteine del siero del latte idrolizzate o aminoacidi essenziali, oppure
  • alimenti funzionali, ovvero pasti sostitutivi correttamente formulati con proteine ad alto valore biologico, con carboidrati e grassi ridotti.

L’utilizzo di questi prodotti, oltre a garantire un corretto bilanciamento dei nutrienti, difficilmente realizzabile con alimenti tradizionali, aiuta a migliorare l’aderenza alla dieta, rendendola più facile da accettare e da applicare, senza doversi preoccupare della preparazione dei pasti ogni giorno, e di conseguenza garantisce una maggior efficacia del protocollo in un minor tempo.

La VLCKD è dunque una dieta normoproteica e ipolipidica, da seguire per un periodo di tempo limitato sotto la supervisione medica e con il controllo e il monitoraggio di un nutrizionista esperto, che può essere consigliata in caso di:

  • Obesità o sovrappeso
  • Sovrappeso associato a comorbilità (diabete di tipo 2, ipertensione, dislipidemie, sindrome metabolica, sindrome delle apnee notturne, asma)
  • Pazienti pre-bariatrici o con indicazioni a rapido dimagrimento
  • Pazienti con sovrappeso residuo al termine di gravidanza e/o allattamento o per aumento di peso in menopausa o per infertilità maschile/femminile legata all’obesità

Come si struttura la dieta chetogenica?

La dieta chetogenica, sia di tipo classico che VLCKD, si articola in 3 fasi:

  1. La prima è la fase di dieta chetogenica vera e propria e consiste nell’eliminazione dei carboidrati per favorire l’ingresso in chetosi. Come abbiamo visto, ciò può avvenire escludendo dalla dieta tutte le principali fonti glucidiche (cereali, legumi, frutta) e mantenendo tutti gli altri alimenti concessi, oppure ricorrendo all’utilizzo di integratori o pasti sostitutivi. Al fine di mantenere lo stato di chetosi e promuovere un dimagrimento efficace e duraturo, questa fase dovrebbe durare almeno 21 giorni.
  2. Durante la fase di transizione, quindi una volta raggiunto l’obiettivo, si procede con la graduale reintroduzione di tutti gli alimenti precedentemente esclusi (alimenti ricchi in carboidrati quali frutta, cereali, legumi, e loro derivati) e il ritorno a un’alimentazione completa e bilanciata.
  3. L’ultima fase è quella di mantenimento, in cui si fa un percorso di “rieducazione” verso un sano e corretto stile di vita al fine di stabilizzare nel tempo i risultati ottenuti durante le fasi precedenti.

Le ultime due fasi del protocollo sono le più importanti e delicate, al fine di riuscire poi a mantenere nel lungo periodo il peso e i risultati raggiunti grazie alla dieta chetogenica iniziale. Per questo il supporto del nutrizionista professionista risulta fondamentale per evitare il rischio di riprendere il peso perso, come spesso avviene.

Controindicazioni della dieta chetogenica

La dieta chetogenica non è indicata in caso di:

  • Diabete di tipo 1 insulino-dipendente
  • Insufficienza renale o epatica
  • Patologie cardiache gravi
  • Patologie psichiche gravi, abuso di alcol o disturbi alimentari
  • Gravidanza e allattamento
  • Infanzia e adolescenza

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